Storie di responsabilità e innovazione

Propositivi e responsabili: Tecnocupole oggi.

Siamo persone e professionisti responsabili. Ogni progetto ed ogni prodotto ne sono caratterizzati. Da sempre.

Siamo responsabili per ciò che ci è stato affidato.

In Tecnocupole Pancaldi la parola “responsabilità” è densa di significati e siamo sicuri che condividerli sia un bene. Oltre che utile a farci conoscere meglio.
Gianni e Luigi Pancaldi hanno trasmesso un’azienda capace di trasformarsi con il mercato che cambia. Ma il vero valore aggiunto di quanto è stato costruito da loro è la comunità di persone che compongono l’organizzazione. La risorsa che permette il conseguimento quotidiano di obiettivi anche ambiziosi.

Siamo responsabili verso l’ambiente.

Ci preoccupiamo dell’ambiente nel quale viviamo sforzandoci di modificarlo in modo consapevole e meno impattante possibile. Altri verranno dopo di noi ed è nostro dovere garantire gli stessi benefici di cui abbiamo usufruito. Cupole e lucernari con materie plastiche, vengono prodotti con la materia prima strettamente necessaria ma cerchiamo di non buttare via nulla. La nostra produzione utilizza policarbonato compatto ed alveolare in lastre e provvedere a cedere gli sfridi derivanti dai tagli delle stesse ad aziende che li utilizzano per produrre oggetti di più piccola dimensione, riducendo così la quantità di materia plastica di scarto. Un paio di cifre:

  • 96.066 kg. di policarbonato compatto e alveolare. Sono i nostri sfridi prodotti dal 2014 al 2019.

  • 25.000 è il numero di pezzi, tra maschere di protezione, cabine per macchine automatiche e altri oggetti, prodotti da aziende trafilatrici con quegli sfridi.

Il ciclo produttivo è quasi a km 0, la maggior parte delle lavorazioni si svolge dentro il nostro insediamento produttivo, limitando sensibilmente il trasporto su gomma di semilavorati.

Siamo responsabili del nostro ruolo.

Consapevolmente responsabili: è questo il sentimento che ci identifica maggiormente come azienda familiare e che ci ha reso delle “pioniere” in un settore ad oggi ancora a preponderanza maschile. A distanza di anni dalla staffetta generazionale conserviamo la stessa determinazione e curiosità di allora, in cantiere come in azienda.

Siamo responsabili verso il mercato.

Produciamo e installiamo, ogni giorno, cupole termoformate ed evacuatori di fumo e calore con la massima diligenza. Mettere in sicurezza la quotidianità di ogni cliente è il carburante della nostra attività, non solo progettuale e produttiva, ma anche di ricerca, per trovare soluzioni sempre più performanti.

L’innovazione made in Pancaldi.

Chiamatela di processo, di prodotto o tecnologica. Senza innovazione gli evacuatori naturali, di fumo e calore e i prodotti per l'illuminazione naturale, che installiamo oggi, non esisterebbero. La prima innovazione Made in Tecnocupole risale sicuramente agli anni '80 e si chiama Voltalux, un sistema per l'illuminazione naturale, modulare, dal montaggio semplice e che permetteva l’installazione di camminamenti coperti e pensiline, come i tunnel tuttora visibili della Fiera di Bologna e del Tribunale di Torino. Da allora non ci siamo più fermati.

Con lo stesso spirito abbiamo abbracciato le evoluzioni dei materiali e fatto scelte strategiche controcorrente. Quando la vetroresina per i basamenti poteva sembrare una soluzione economica abbiamo preferito l’alluminio, per una maggiore flessibilità nelle installazioni.

Ora, sui tetti, abbiamo evacuatori naturali di fumo e calore più sicuri che mai. Gestiti da centraline intelligenti che dialogano con altri sistemi. Come quelli di rilevamento fumo, che alla prima avvisaglia allertano l’impianto degli ENFC, spostando lo status da “veglia” ad “antincendio”.
Tutto progettato e realizzato dalle nostre persone, tutto Tecnocupole Pancaldi.

Andiamo fieri della nostra innovazione.
È il risultato di un ciclo continuo, dal ritmo sostenuto, al quale tutte le persone prendono parte collaborando e condividendo sapere ed esperienza. Così alimentiamo la nostra crescita e la vostra sicurezza.

A quanto pare funziona.